Sviluppo di Mercato Navile: la pubblica assemblea del 15 dicembre 2014 al Centro Katia Bertasi

La sala del Centro Katia Bertasi era piena ieri sera, per la Pubblica Assemblea nella quale il Comune di Bologna voleva annunciare le prossime opere che interesseranno il comparto del Mercato Navile che dovrebbe nascere sulla zona che fu occupata dall’Ex Mercato Ortofrutticolo nel quartiere Bolognina.

Il primo intervento dal palco è stato quello di Patrizia Gabellini, assessore  all’urbanistica del Comune di Bologna. L’assessore ha innanzitutto parlato della crisi economica che si è abbattuta da diversi anni su tutto il paese e quindi anche sul comparto del Mercato Navile che nei piani del Comune avrebbe dovuto essere un investimento importante per tutta la città, avrebbe dovuto rappresentare uno dei maggiori strumenti di trasformazione della città – ha dichiarato- ma che però, a causa della situazione economica si è trasformato invece un grave problema.

Con l’accordo appena raggiunto tra Consorzio e Comune di Bologna, ha dichiarato la Gabellini, la pubblica amministrazione ha cercato di mettere in moto risorse economiche per realizzare opere che serviranno tutto il quartiere Navile in modo che facciano da volano e invertano la rotta di quello che lei ha definito il “declino” del quartiere.

Il Comune ha infatti deciso di anticipare, le quote di sua spettanza per finanziare in toto opere di urbanizzazione di primaria importanza: riapertura Gobetti, verde, e messa in sicurezza dei lotti che non verranno edificati a breve.

La Valdadige, l’impresa costruttrice che ha realizzato i primi lotti abitativi, ha avuto problemi finanziari – ha dichiarato l’assessore- e questo ha determinato a cascata lo stop delle imprese subappaltatrici; di fronte a questa situazione in via eccezionale, per la prima volta la Pubblica Amministrazione sta intraprendendo un confronto diretto con le banche per cercare di riavviare il percorso di finanziamento in modo che i lavori procedano.

Ci sono le condizioni per riprendere in mano la situazione, ha dichiarato l’assessore.

Il secondo intervento della serata è stato quello del responsabile della pianificazione attuativa che cura titoli abilitativi dei lotti del comparto che ha dichiarato: “abbiamo lavorato in questi mesi per uscire da uno stallo”. Nei prossimi sei mesi la quota di competenza del Comune sui lavori ( il 20,25%) verrà anticipata e l’attività si svolgerà in tre fasi:

Fase 1: apertura sotto passo via Gobetti

Fase 2: opere urbanizzazione all’interno del comparto

Fase 3: opere a verde

Queste opere si dovrebbero concludere in 160 giorni cioè 5/6 mesi con inizio febbraio 2015.
Poi oltre all’urbanizzazione delle abitazioni già esistenti, i rappresentanti del Comune hanno dichiarato che sono già state messe a cronoprogramma diverse opere pubbliche che vedranno la luce all’interno del comparto:

i lavori per la realizzazione della Casa della salute, ad esempio, che inizieranno a marzo.

Grazie al Piano nazionale delle città, al quale il Comune partecipò aggiudicandosi un finanziamento, verrà realizzato un Centro Polifunzionale di quartiere ( centro sociale e palestra) e il restauro della Pensilina Nervi.

Questi lavori devono essere avviati necessariamente entro il 15 aprile prossimo.

Nel comparto si prevede inoltre la realizzazione anche di altri alloggi e di una scuola (materna e elementare) con tempi però più lunghi e incerti.

 

All’assemblea ha preso la parola anche Mauro Scandellari presidente del nostro Comitato, per presentare il progetto di Vivere Mercato Navile: un comitato cittadino che partendo dallo spirito del Laboratorio partecipativo che diede vita a tutto il progetto, laboratorio formato da cittadini e pubblica amministrazione che insieme collaborarono per immaginare una zona a servizio di tutta la città, intende affiancare e coadiuvare la Pubblica Amministrazione facendosi portavoce verso di essa delle esigenze dei cittadini del Navile.

Una voce, quella del comitato, che intende dialogare direttamente con la Pubblica Amministrazione.

Durante la serata non sono mancate le voci di protesta e di dissenso: quella di Giovanni Simonetti  ad esempio, avvocato che difende 20 promissari acquirenti della convenzionata che hanno mandato una diffida al Comune per i danni causati dal ritardo e mancata realizzazione dei lavori del comparto.

E di molti cittadini della Bolognina e di via Gobetti in particolare, stanchi del disagio che il cantiere del Mercato Navile, provoca da anni a chi vive nel quartiere Navile.

L’intervista di Radio Città del Capo al Presidente di Vivere Mercato Navile

Il 5 dicembre 2014 Radio Città del Capo, che da anni segue le vicende travagliate dell’Ex Mercato Ortofrutticolo di Bologna, si è recata tra i palazzi di Trilogia Navile del Mercato Navile, per intervistare il presidente del nostro Comitato, Mauro Scandellari, che ha così potuto spiegare perché è nata l’esigenza di creare un comitato per la tutela di questo comparto.

Una vasta zona da riqualificare di Bologna quella di Mercato Navile, che era nata sotto i migliori auspici grazie all’esperimento sociale di urbanistica partecipata, ma che è ferma al palo da anni e dove ancora mancano strade pubbliche, illuminazione e tutta la serie di servizi previsti dal piano approvato dal Comune di Bologna nel 2006.

L’intervista al Presidente di Vivere Mercato Navile la potete trovare a questo qui.

Perché è nato il Comitato Vivere Mercato Navile?

Per volontà di alcuni cittadini è nato il 21 novembre 2014 il Comitato Vivere Mercato Navile.

Scopo del Comitato nascente sarà quello di intervenire perché la zona denominata Mercato Navile, che occupa la vasta area della Bolognina dove un tempo sorgeva il Mercato Ortofrutticolo di Bologna, strategicamente a ridosso della sede del Comune di Bologna e della stazione dell’Alta velocità, venga realizzata nel pieno rispetto del Laboratorio partecipativo che l’ha concepito.

Tale Laboratorio ha rappresentato in Italia il primo esempio concreto di progettazione urbana partecipata e negli anni dal 2005 al 2007 ha visto l’Amministrazione Comunale di Bologna confrontarsi con il quartiere Navile, le associazioni del territorio, e tutti i cittadini interessati per immaginare e definire un tessuto urbano innovativo, in cui trovasse spazio un’edilizia privata perfettamente integrata all’interno di spazi pubblici e ampie aree di verde.

Nelle intenzioni della Pubblica Amministrazione, e dei cittadini che vollero intervenire per ridefinire il nuovo contesto, la radicale trasformazione di quest’area di 300.000 mq avrebbe dovuto diventare un’occasione non solo di riqualificazione ma anche di crescita – per la qualità e i servizi apportati – a disposizione di tutti gli abitanti della città di Bologna, tanto da aver ricevuto anche il supporto della Comunità Europea.

Il progetto però, approvato nel 2006, e avviato parzialmente non ha ancora trovato compimento e ad oggi sono state ultimate solamente alcune parti di edilizia privata mentre i cantieri delle opere pubbliche sono in corso di approvazione. Il 21 novembre 2014, alcuni cittadini che credono fortemente sia alla riqualificazione di questo comporto, sia all’importanza sociale del primo esperimento italiano di progettazione urbana partecipata, hanno deciso di riunirsi in Comitato per provare a far si che questa grande occasione di trasformazione del quartiere Bolognina e di tutta Bologna non vada perduta e possa trovare compimento.

La loro attività sarà quella di:

  • richiedere le attrezzature e i sevizi che risultassero carenti nel comparto;
  • promuovere la conoscenza dei problemi della zona attraverso conferenze, dibattiti, inchieste con la diretta partecipazione degli abitanti della Bolognina e dei cittadini di Bologna;
  • promuovere aperture di dialogo con le varie forme organizzate (Enti, Associazioni o Rappresentanze esistenti nel Quartiere) al fine di collaborare per lo sviluppo del Comparto ex Mercato Ortofrutticolo Navile di Bologna;
  • creare e organizzare eventi atti a promuovere il senso di appartenenza al quartiere e di interazione multiculturale.