Incontro con il Sindaco Virginio Merola

Di seguito il documento che il Comitato ha letto ieri sera nell’incontro tenuto in Q.re Navile alla presenza del Sindaco Merola, del Presidente Ara e dell’Assessore Gabellini.

Al termine dell’assemblea, il Sindaco, davanti ad una folta partecipazione di Cittadini, ha preso l’impegno di convocare un tavolo con le imprese, allargato al Comitato, per avviare un confronto sui temi proposti.

Comitato Vivere Mercato Navile

Sig. Sindaco,
noi cittadini costituiti in Comitato per sostenere e cooperare per lo sviluppo di ex Mercato Navile, delle vie Gobetti e Fioravanti, temiamo che al termine dei lavori permessi da quei poco più di tre milioni di euro stanziati dal Comune (termine previsto per il 9 di questo mese), il nostro comparto, purtroppo, sarà arrivato al capolinea.

Partite infatti le opere pubbliche, restano invece numerose incognite sulla maggior parte dei lotti acquistati dai privati per i quali – complice ma non unica responsabile la crisi economica- a tutt’oggi non c’è un’immediata e reale volontà di edificazione: proprio queste aree rischiano di diventare il freno dello sviluppo di Mercato Navile e di far naufragare questo progetto ambizioso che, con tante difficoltà, passando attraverso le forche caudine della recessione, ha comunque visto la luce e, seppure ancora incompleto, resta un tentativo di sviluppo urbanistico rilevante e innovativo di cui la città metropolitana avrebbe un assoluto bisogno.

La rotonda Gobetti giace ancora con tristi transenne provvisorie e il sottopasso a distanza di anni non è ancora percorribile. Il suo completamento legato alle sorti di Coop Costruttori è quindi incerto.

Molti lotti privati sono ancora pieni di rifiuti e da parte della Pubblica Amministrazione non è ancora stata emessa nessuna ordinanza per la loro pulizia e messa in sicurezza: prevediamo che a Mercato Navile dopo il 9 marzo, solo il cantiere del Piano Città procederà spedito.

Mercato Navile non è sotto i riflettori come lo è stato il cantiere BoBo: mentre il Cantierone del centro è stato concluso in anticipo rispetto ai tempi previsti, qui il taglio del nastro è ancora lontano e il ritardo accumulato è di diversi anni.

In questa fase dello sviluppo di Mercato Navile il problema è che i lotti acquistati dai privati – e poi abbandonati per errate valutazioni economiche – rischiano di non farci mai vedere nessun taglio del nastro a Mercato Navile: né da parte del Sindaco di questa Giunta ma neppure del Sindaco della prossima.

Per smuovere questi attuatori che stanno perseguendo interessi privati senza tener conto che Mercato Navile è un progetto di rilevanza sociale per tutta Bologna – e non solo un luogo di speculazione immobiliare – occorre abbandonare logiche di mercato spazzate via dalla crisi e trovare strade alternative come ad esempio una Consulta, un tavolo cioè dove tutti i soggetti interessati – sia di fatto o anche solo potenzialmente –possano discutere e apportare il proprio contributo per una soluzione nell’interesse della collettività: dalla Pubblica Amministrazione che ha ideato il progetto, passando per i cittadini che dovranno abitarlo fino ad arrivare alle agli attuatori privati coinvolti ma anche a quelli che potenzialmente avrebbero un interesse ad esserlo.

Tutto ciò non prescinde dall’impegno che non solo l’amministrazione e i politici prendono con la cittadinanza, ma anche da un nuovo modo d’approccio che si vorrebbe vedere da parte delle imprese che, seppur mosse dalla logica dei profitti a prescindere, devono smettere di considerare i Cittadini (che investono nelle loro attività) solo come limoni da spremere costringendoli ad abitare edifici che confinano con lotti abbandonati mentre magari stanno tentando speculazioni del medesimo tipo in contesti vicini perché la legge glielo consente.

Sig. Sindaco,
le chiediamo di riportare le persone al centro dell’attenzione dell’Amministrazione: sostanzialmente di fare sistema con loro per dare un futuro alle loro esigenze, perché i Cittadini non lanciano il sasso e poi nascondono la mano: i cittadini ci mettono la faccia e i loro risparmi, sempre e comunque.

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